Criticità connessa alla crisi del commercio nel centro storico, legata alla chiusura di numerose attività ed un ricambio con esercizi che operano in settori merceologici che hanno parzialmente impoverito il tessuto urbano. Tale situazione risulta aggravata con la chiusura di alcuni locali che, da anni, risultano sfitti per assenza di iniziative economiche e per costi di gestione eccessivi che hanno scoraggiato nuove intraprese.
Marco Fattore
Dirigente
AUTOCANDIDATURA
Comune di Pesaro
Regioni - Enti locali e loro unioni
SITUAZIONE DI PARTENZA
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COSA È STATO FATTO
E’ stata elaborata una proposta di regolamento che:
– per un verso mira a riqualificare gli assi principali del centro storico (cardo e decumano), attraverso un’operazione di rilancio e riqualificazione per nuove specifiche attività;
– per altro verso prevede l’input ad un’iniziativa che non ha precedenti e che può essere così sintetizzata. Il comune mette in campo risorse per agevolare nuove start up commerciali nel centro storico. In particolare l’idea è quella di prevedere un contratto tra comune e proprietari di locali sfitti per un periodo di 3 anni ad un prezzo calmierato. Contemporaneamente, tramite procedure di evidenza pubblica, si dà la possibilità a giovani inoccupati, donne o disoccupati che intendano mettersi in gioco, di avviare l’attività commerciale per tre anni in tali locali ad un canone minimo. Al termine del triennio, se l’attività sarà decollata, il commerciante proseguirà il rapporto locativo con il proprietario, altrimenti l’amministrazione valuterà la cessazione del rapporto con il proprietario (e la restituzione del bene) ovvero il locale sarà messo a disposizione di altri soggetti in graduatoria.
ADERENZA AL PREMIO
Si rompono gli schemi tradizionali, in quanto l’amministrazione entra in campo attivamente nella dinamica “negoziale” per l’avvio di nuove attività commerciali. Al riguardo, si evidenzia che negli ultimi tempi tale dinamica ha sofferto una duplice difficoltà:
a) per i proprietari di locali, di avere sufficienti garanzie di corresponsione di canoni a fronte di imposte comunali rilevanti;
b) per chi intende avviare una nuova attività, la difficoltà di disporre di idonee risorse iniziali (normalmente occorre corrispondere tre mensilità di anticipi e garanzie fidejussorie), a fronte dell’alea del successo dell’iniziativa.
L’aiuto iniziale dell’amministrazione è fondamentalmente rivolto ai piccoli commercianti che non dispongono delle risorse iniziali necessarie per l’avvio di impresa.