Nel processo di trasformazione verso la Smart City il ruolo del RTD ha un rilievo di primo piano. Nel Comune di Messina, la frammentazione di risorse dedicate strategie ed interventi nello sviluppo dell’ICT ha determinato, nel tempo, la mancanza di adeguate conoscenze e di informazioni necessarie per impostare correttamente un processo di sviluppo territoriale che non dipenda solo dalla quantità di nuovi servizi tecnologici, ma da un approccio strategico e soprattutto da una visione complessiva dei piani e dei programmi urbani.
In tale contesto il RTD del Comune di Messina, con il contributo del gruppo di lavoro che sovrintende, ha fronteggiato un insieme di criticità infrangendo schemi consolidati all’interno dello stesso Ente locale, al fine di delineare una strategia e una programmazione di investimento delle risorse nel medio/lungo periodo, orientata e fondata sui principi di innovazione e di sinergia istituzionale.
Da un lato, infatti, si è posta la necessità del superamento delle resistenze culturali, anche in seno alla stessa Amministrazione, dovute principalmente all’approccio metodologico nella gestione della cosa pubblica da parte della macchina amministrativa che, al di là del divario digitale più o meno accentuato, adottava prassi consolidate nella convinzione che fossero espressione della massima efficienza ed efficacia.
Dall’altro lato, si è reso necessario superare la percezione del concetto di Innovazione, di Smart City e di trasformazione digitale in generale, anche da parte degli organi di indirizzo, spesso intesi come elementi necessari e sufficienti per risolvere problematiche, per auto organizzare attività e stili di vita, sopravvalutando la possibilità che l’offerta di servizi e la presenza di infrastrutture IT di fatto siano elementi autoconsistenti per generare benessere, inclusione e migliori condizioni di vita, anche in assenza o carenza di policies dedicate.