L’edilizia scolastica ha tradizionlamente goduto di considerevoli finanziamenti gestiti dal Ministero dell’Istruzione. Le Regioni , e tra queste la Lombardia in questo contesto hanno sempre giocato un ruolo secondario e per così dire ancillare rispetto al Ministero, pur avendo la possibilità di scegliere i progetti da finanziare ma non avendo la possibilità di dettare le regole di queste scelte e di erogare e gestire i finanziamemti nei confronti degli enti locali. Due fattori nel recente passato sono intervenuti sullo scenario: la pandemia che ha evidenziato la carenza in capacità delle strutture scolastiche a rispondere alle nuove esigenze di distanziamento e di digitalizzazione e la sospensione di un’organica programmazione nazionale di finanziamenti per l’edilizia scolasticain attesa del PNRR. A questo si è accompagnata la riflessione sull’inadeguatezza degli interventi sinora effettuati sulle strutture scolastiche che rispondevano certamente ad esigenze di sicurezza, efficienza energetica, ma non affrontavano al problema dell’edificio scolastico nella sua interezza e natura come spazio dell’apprendimento contemporaneo con il rischio di avere messo in campo interventi e risorse senza avere realizzato scuole rispondenti alle nuove esigenze degli studenti.
Francesco Bargiggia
Dirigente
AUTOCANDIDATURA
Regione Lombardia
Regioni - Enti locali e loro unioni
SITUAZIONE DI PARTENZA
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COSA È STATO FATTO
A fronte della situazione descritta si è sensibilizzata l’Amministrazione regionale, per l’inizio di un percorso di un intervento diretto nell’ambito dell’edilizia scolastica.
L’idea è stata quella di proporre un bando, con a disposizione risorse per 60 milioni di euro, che intendesse inserirsi all’interno delle varie misure nazionali per l’edilizia scolastica con una finalità specifica dedicata alla realizzazione di nuove scuole primarie e secondarie di primo grado di proprietà degli enti locali, sulla base di significativi ed esemplari progetti di innovazione in grado di perseguire finalità ed obiettivi di integrazione tra progettazione e didattica, apertura al territorio e sostenibilità, esempi di innovazione degli spazi di apprendimento per realizzare scuole sicure, certificate, connesse, flessibili nell’uso e nel tempo, superando la logica dell’intervento parziale che, pur rispondendo a specifiche tematiche legate al superamento di gap di allineamento normativo o energetico di strutture scolastiche ormai datate, non è riuscita ad affrontare le problematiche di spazi di apprendimento non più adeguati e contemporanei alle attuali necessità della didattica e di coloro, studenti e docenti, vivono questi ambienti.
Il bando, denominato “Spazio alla Scuola”, finanzia a tutti i Comuni singoli o in aggregazioni per quelli al di sotto dei 5 mila abitanti al 100% sulla base di costi/classe progetti di nuove scuole o di competo riuso di edifici o scuole esistenti nell’arco delle annualità dal 2022 al 2026 privilegiando nella definizione del progetto il concorso di progettazione.
Base per presentare la domanda di partecipazione è la redazione di un Documento Preliminare di Progettazione per la cui redazione al bando sono state allegate le linee guida a supporto.
Caratteristica del Bando è la selettività che premi la qualità dei progetti in relazione alla modalità di redazione del dossier di progetto, l’integrazione tra progettazione e didattica, l’integrazione tra progetto e territorio, la sostenibilità del progetto.
Per fare questo, consci che il livello di richiesta nei confronti degli enti locali, abbiamo incontrato la Fondazione dell’Ordine, per proporre un percorso formativo dedicato ai tecnici degli enti locali utile a formare una base di competenze e conoscenze comune necessaria per affrontare la sfida dei nuovi bandi con particolare riferimento al nuovo bando regionale. Questa idea è stata da subito condivisa e proposta a tutti gli Ordini degli architetti della Lombardia attraverso la Consulta regionale. La proposta è stata poi condivisa da ANCI Lombardia.
Si è perciò avviata da parte della Consulta Regionale degli Architetti, in collaborazione con Regione Lombardia e ANCI Lombardia, nei mesi di gennaio e febbraio 22 la “Proposta formativa Edilizia scolastica alla prova: Ciclo formativo per tecnici e professionisti degli enti locali di Regione Lombardia”, attraverso un ciclo di cinque webinar che hanno toccato con il concorso di diversi testimoni i vari aspetti e contenuti del Bando e cioè da cosa vuol dire redigere un DPP a cosa è oggi una scuola oggi che rispetta i requisiti di innovazione previsti dal Bando.
Questo percorso seguito da una media di 180 partecipanti ha permesso di condividere meglio fra Regione e enti locali i contenuti di un bando che nelle richieste si presentava differente dai precedeti bandi regionali o nazionali in materia di edilizia scolastica, condividendo così anche al di là degli esiti obiettivi e finalità del bando stesso nella costruzione di una nuova cultura tecnico-amministrativa nell’ambito dell’edilizia scolastica a livello locale.
Il termine per la presentazione delle domande si chiuso il 15 marzo e sono pervenuti 118 progetti che attualmente sono in istruttoria.
ADERENZA AL PREMIO
Ha rotto gli schemi perchè ha rotto i soliti criteri dei punteggi dei bandi premiando la qualità dei progetti e contemporaneamente ha accompagnato con un’azione formativa gli enti locali verso una migliore conoscenza delle tematiche dell’edilizia scolastica contemporanea uscendo da vecchi e superati approcci di tipo parziale e semplicistico. Il metodo di questo bando potrebbe essere replicato puntando su innovazione, progettualità, qualità, coinvolgimento e formazione.