Il progetto è il risultato di un project work della scuola di Alta Formazione Interuniversitaria “Percorsi Assisi”, organizzata nel settembre 2021 da, Sacro Convento di Assisi, Università LUISS Guido Carli, Politecnico di Milano, Università di Perugia, Università degli Studi di Napoli Federico II, Alma Mater Studiorum di Bologna, Università di Pisa ed Università di Macerata.
¡UP! ha un pilastro teorico fondamentale: “non c’è una reale e giusta innovazione digitale se non quando essa si integra all’innovazione sociale, e mette al centro dei servizi tecnologici offerti, il benessere psico-fisico della persona, e processi di co-progettazione che coinvolgano le comunità e gli enti locali”.
Questa è una delle migliori vie che a noi sembra di dover percorrere per costruire un reale umanesimo digitale. Al centro vi è, infatti, la volontà di normalizzare la disabilità e le difficoltà motorie per rendere le città d’arte più inclusive grazie alle possibilità offerte dal digitale.
OBBIETTIVI:
Miglioramento della qualità della vita. Il progetto favorisce l’accessibilità delle città d’arte permettendo la fruibilità dei luoghi a chiunque abbia una ridotta possibilità di movimento e di conseguenza di migliorare la qualità della vita degli interessati attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici all’avanguardia.
Sensibilizzare alla tematica. Attraverso questo processo, si vede una progressiva sensibilizzazione dei problemi legati all’accessibilità e le persone coinvolte sviluppano un forte senso di responsabilità rispetto alle barriere architettoniche e a quelle mentali.
Miglioramento dell’accessibilità delle città. La mappatura della città consente di eliminare le tratte non percorribili e la possibilità di usare ausili elettrici permette di agevolare i trasporti.
Creazione di una community. La cooperazione tra le Università, le Istituzioni, gli studenti e gli utilizzatori dei servizi creano una collettività che sostiene il progetto in ogni suo processo e lo rende sostenibile localmente.
Scaling. Il progetto è fortemente scalabile data la facile rintracciabilità di università e di istituzioni nei luoghi a carattere turistico, culturale ed artistico.
Da caso studio a best practice. Assisi è stato l’esempio pratico di come un progetto universitario possa essere appoggiato dalle Istituzioni locali e trasformato in realtà. Gli ambienti di studio sono terreni fertili per creare progetti che possono crescere grazie alla cooperazione con gli enti istituzionali.
Aumento del numero di turisti con disabilità motoria nel territorio di riferimento. Man mano che i servizi immaginati verranno erogati i disabili saranno facilitati nei movimenti sul territorio e, di conseguenza, invogliati a visitare i luoghi coperti dal servizio di mappatura e di wheel sharing.
Sostenibilità ambientale e sociale. La riduzione degli spostamenti inutili, a causa di informazioni non complete, permetteranno la diminuzione dell’inquinamento grazie ad un minor consumo di carburante e di usura dei mezzi.