Per descrivere il contesto è necessario volgere lo sguardo al passato. Alla fine del 2019, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è stato travolto da un’importante riorganizzazione interna in cui i vertici istituzionali hanno scelto, strategicamente, di posizionare le persone al centro attraverso una visione utente-centrica indirizzata non solo all’esterno ma anche al “cliente interno”. Proprio in quest’ottica, si è deciso di scorporare la Formazione dalle Risorse umane dandole così dignità autonoma e competenze più ampie.
È nata così la Direzione centrale Formazione e sviluppo delle risorse umane affidata alla mia responsabilità in qualità di direttore centrale. La funzione formazione ha ricevuto di conseguenza un robusto impulso, amplificato poi dalla situazione pandemica, che ha comportato un ripensamento di tutte le dinamiche precedenti, consentendo di posizionare il fulcro dell’attività della nuova direzione nel processo integrato di sviluppo delle competenze e di valorizzazione del capitale umano.
Nonostante le numerose iniziative di modernizazzione realizzate e l’introduzione di nuove metodologie per lo svolgimento delle proprie funzioni nel corso degli ultimi anni, il modo di lavorare in INPS è ancora caratterizzato da eccessiva burocratizzazione,. Un moderno sistema di pianificazione e programmazione, Ingenti investimenti nella innovazione digitale necessitano di essere accompagnati da un vero e proprio cambiamento culturale.
E proprio a tal fine che è nato il programma di Change management che, in linea con il Piano strategico digitale dell’Istituto della Previdenza Sociale, si è fatto carico di affiancare tutto il personale nella fase di profondo cambiamento che si sta affrontando.