L’Università degli Studi di Padova, per far fronte all’emergenza sanitaria, ha avviato una serie di misure a supporto di tutta la comunità accademica (Studenti, Docenti e Personale Tecnico Amministrativo): una comunità, con oltre 80.000 persone, di cui oltre 60.000 studenti, che non ha mai voluto “fermarsi”, ma anzi affrontare le diverse sfide al fine di dare il miglior servizio possibile agli studenti e al personale in una fase così delicata.
In tutte le iniziative lo staff dell’Area Servizi Informatici e Telematici, insieme ai tecnici informatici operanti nelle diverse strutture è stata co-protagonista, mettendo a disposizione le soluzioni per la realizzazione delle diverse progettualità, favorendo la trasformazione e digitalizzazione di processi; si pensi, quando è stato necessario, al portare on-line l’intera didattica e il successivo allestimento delle aule di Ateneo con dotazioni multimediali che consentissero lo svolgimento della didattica in modalità duale fino ad arrivare al supporto tecnico a un progetto di ricerca per la sperimentazione robot per la tele-presenza per il controllo da remoto per studenti e studentesse con disabilità al fine di favorirne l’interazione durante lo svolgimento delle lezioni.
A questo si aggiunge la realizzazione di soluzioni a supporto della comunicazione con gli studenti (chatbot) e di una piattaforma per la gestione dei contributi a favore degli stessi (affitto, trasporto, notebook, sim/modem).
Analogamente per il personale di Ateneo, oltre a rendere fruibili i software da remoto e migrare tutti gli account su una suite di posta elettronica e collaboration allo “stato dell’arte”, favorendo lo smart working di oltre il 90% del personale, l’esigenza è stata la “trasformazione”, con l’ausilio della digitalizzazione, di processi gestionali e di supporto alla sanità pubblica (sorveglianza sanitaria del personale con tamponi salivari, gestione vaccinazioni di Ateneo, controllo Green Pass tramite integrazione con Ministero Salute, etc.)